A leggere i commenti dei tifosi bianconeri sui social, si evince una sorta di sconforto totale nell’apprendere che Max Allegri non sarà sostituito sulla panchina della Juve. Dopo questa dichiarazione ufficiale della società, sulla Continassa aleggiano nuvole nere di disamoramento che probabilmente sfocera’ in un raffreddamento di interesse verso la vendita degli abbonamenti, del merchandising e non solo. D’altra parte, al di là di certe reazioni emotive da parte dei tifosi, c’era da aspettarsi una decisione di questo genere, tenuto conto che Allegri ha ancora due anni di contratto da nababbo e, semmai, il grave errore di avere fatto un simile “sconcio” tecnico – amministrativo è attribuibile a Andrea Agnelli. Vecchia e nuova società a confronto nel cercare di salvare il salvabile di quanto è possibile fare, visto che la nuova società ha cominciato a tirarsi fuori dalla Superlega, adottando a parere nostro la decisione più saggia possibile. Ma sul fronte tecnico riguardante la guida della squadra, ci si ferma con le mani e braccia alzate in chiara forma di disarmo. Sì, perché ormai la “frittata” è stata completata quando Agnelli ha fatto sottoscrivere ad Allegri un quadriennale da 7,5 milioni di euro l’anno più bonus. Una pazzia che non ricordiamo simile nel mondo del calcio. E a questo punto, nonostante Allegri non abbia vinto nulla in questi primi due anni di contratto dopo il suo ritorno alla Juve, non c’è via d’uscita se non confermarlo per sfruttare il proseguire di un contratto che non ammette altri stipendi a libro paga con un altro allenatore. Un po’ come dire che il Max di Livorno è stato messo in una botte di ferro e lì ci sta fino all’ultimo giorno della scadenza contrattuale. Alzi la mano chi di noi, nonostante i malumori della piazza, farebbe al contrario di quanto facciano Allegri e la Juventus. E mentre il presidente di Stellantis John Elkann tace, ai movimenti in uscita di Di Maria e Paredes seguiranno probabilmente quelli di Alex Sandro, Rabbiot e forse anche di Vlahovic. Una sorta di smembramento di calciatori che hanno avuto un peso enorme sul bilancio della società che si è vista con zero titoli. E se ora per guardare avanti la Juve deve cambiare strategia dando fiducia soprattutto ai giovani, ci troviamo d’accordo seppur a malincuore per il non gioco atavico espresso da Allegri, che questa è la strada giusta da seguire per razionalità e pazienza di risalire lentamente la china. Per cambiare mentalità tecnica e gioco di squadra ci vorrà ancora del tempo, almeno fino a quando la spada di Damocle che ha sulla testa la Juventus, non si affievolisca nel trascorrere i due anni di contratto ancora in essere con il Max di Livorno. Prendere o lasciare, la Juve di Allegri in accoppiata probabile con Giuntoli o Massara è questa.
Salvino Cavallaro